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Progetto

Antonio Fonda Savio: collezionare memorie

Cliente, anno

Università degli Studi di Trieste, 2025-2026

Aree di intervento

  • Collection management
  • Conservazione
  • Catalogazione
  • Valorizzazione di patrimoni culturali

Antonio Fonda Savio (Trieste, 1895-1973) è stato ufficiale, partigiano e imprenditore.
Fin da ragazzo coltiva ideali irredentisti e, allo scoppio della Prima guerra mondiale, si arruola volontario nell’esercito italiano. Nel 1919 sposa la figlia di Italo Svevo, Letizia, ed entra in contatto con uno dei più importanti salotti culturali della Trieste di inizio ’900.
Durante la Seconda guerra mondiale diventa una figura centrale della Resistenza: insieme a Edoardo Marzari guida l’insurrezione cittadina contro l’occupazione nazista, affrontando al tempo stesso la dolorosa perdita dei tre figli.
Nel dopoguerra, affiancato dalla moglie Letizia, si dedica con passione a iniziative civili e culturali, ricoprendo ruoli di rilievo in istituzioni triestine come API (Associazione Partigiani Italiani), Banca d’Italia, Circolo della Cultura e delle Arti, Lloyd Triestino e Società Ginnastica Triestina.

Il Lascito Antonio Fonda Savio, conservato presso la Biblioteca Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale dell’Università di Trieste, comprende un ricco patrimonio librario di oltre 3000 volumi (tra cui diversi esemplari appartenuti a Italo Svevo), un fondo documentale con carte personali, corrispondenza e materiale a stampa, oltre a un nucleo significativo di opere d’arte. Un patrimonio solo apparentemente eterogeneo, che riflette l’amore di Antonio Fonda Savio per la storia e l’identità della sua terra - Pirano, l’Istria, la Serenissima e Trieste - e al tempo stesso custodisce la memoria di Italo Svevo, di cui fu genero e continuatore spirituale.

Grana Fina, su incarico dell’Università degli Studi di Trieste, ha avviato un progetto di riordino del fondo documentario attraverso la ricognizione e la mappatura dello stato di fatto, il ricondizionamento con involucri conformi alle normative ISO vigenti in materia di conservazione, la catalogazione con il software di descrizione archivistica Samira.
Il progetto - affidatoci con l’obiettivo di salvaguardare e valorizzare il Lascito nella sua complessità - intende assicurare la piena accessibilità a una risorsa di primaria importanza per la ricerca e lo studio storico-culturale delle epoche e dei territori documentati dalla raccolta. I materiali più significativi saranno resi disponibili anche attraverso il Catalogo regionale del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, ampliandone visibilità e fruizione.